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"Sfigato" in inglese: consigli per una carriera nel bullismo all'estero



Molti giovani bulli italiani desiderano una carriera nel bullismo all'estero. Purtroppo, infatti, la tradizione del bullismo italiano comporta un'attività piena di rischi e assolutamente priva di benefici monetari, che lascia tanti giovani bulli privi di un futuro.


Nella cultura americana, il bullo (bully) può di fatto bilanciare i rischi intrinseci nell'attività (peraltro più alti, a causa della proliferazione di armi) con il ricavo derivante dall'estorsione dei "lunch money" (soldi del pranzo). Nel contesto italiano, invece, i soldi del pranzo prima di tutto non sono in possesso della vittima, e in ogni caso la cultura è fortemente ostile a questa attività di estorsione, favorendo invece le semplici minacce verbali e teasing (sfottò). Il tutto mantenendo presente il rischio che la vittima si trasformi in carnefice dopo aver conosciuto un maestro Miyagi ed essersi allenato nelle montagne.


È per questo che sempre più bulli decidono di studiare le lingue per tentare una carriera all'estero, magari più rischiosa, ma che fornisca loro la ricompensa dovuta in cambio di tale rischio.


Detto questo, a causa ancora di una serie di pregiudizi, il bullo tende a non avere un buon rendimento scolastico ("sono i secchioni che studiano. Noi siamo troppo occupati a bullizzarli, per studiare", riferisce Sandra Bullock, nota bulla di paese) e di conseguenza i suoi sogni di successo all'estero vengono ostacolati dalla loro mancanza di conoscenza della lingua inglese. Come insultare le vittime, infatti, se non si conosce la lingua?


Sfigato


In questo articolo farò del mio meglio per trattare l'insulto più generico e internazionale, ovvero quello di "sfigato". Non è infatti opportuno tradurlo nel senso di "unlucky" (sfortunato), perché non contiene quella connotazione che ha in italiano.


Il corrispettivo più comune potrebbe invece essere "loser" (perdente). Altre possibilità sono "nerd" (che come saprete indica in realtà qualcuno che ha un interesse molto forte in qualcosa che non è popolare nella cultura dominante), "geek" (che più o meno è la stessa cosa). Anche se questi ultimi non sono necessariamente un'insulto.


È anche possibile utilizzare "dork" (che indica una persona socialmente inetta e impacciata).


Tutti questi termini possono anche essere considerate delle traduzioni dell'italiano "secchione", anche se la traduzione più vicina è forse "bookworm", che non costituisce però necessariamente un insulto.


Bene, spero con questo articolo di aver fornito un contributo utile a una categoria spesso poco apprezzata, eppure così necessaria alla formazione di una società sana e forte.




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