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vincenzocassanoblo

Parole belle e quasi intraducibili dall'inglese: self-conscious

Aggiornamento: 5 dic 2022



Ogni lingua o dialetto contiene a volte delle parole o espressioni tipiche, che non è sempre possibile tradurre al 100% con un'altra parola.


Per esempio io adoro l'espressione romana "buttarla in caciara", che secondo me è un concetto utilissimo da poter esprimere nella vita reale, specialmente negli ultimi anni.


Quali sono dunque alcune parole interessanti e difficili da tradurre con esattezza, dall'inglese?


Oggi ne vediamo una, ovvero self-conscious (aggettivo). Potremmo in qualche modo tradurlo con "insicuro" o "ansioso", ma non renderebbe giustizia a questa parola molto interessante.


Letteralmente sarebbe "conscio di sé", ma normalmente non indica l'aspetto positivo della "consapevolezza di sé". Dà invece l'idea di qualcuno che, mentre parla o agisce, si concentra (troppo) su quello che sta facendo e sulla percezione che sta dando di sé.


Cioè, al posto di concentrarsi sull'esprimere quello che ha dentro o sul divertirsi, sta pensando a quello che sta facendo e a come questo viene percepito dagli altri.


È un modo molto interessante di descrivere l'insicurezza in contesti sociali e si usa spesso per indicare il proprio stato d'animo in un dato momento.


Per esempio, un giorno mi stavo allenando in un parco e mi sono strappato i pantaloncini. Fortunatamente non me ne sono accorto e ho camminato per mezzora a piedi, con uno squarcio sul sedere. Fortunatamente, dico, perché, se me ne fossi accorto, quella mezzora di camminata l'avrei passata essendo "self-conscious".




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